Quarta-feira 28 Out 2009, 9h:15
È stata la seconda volta, e come al solito la prima volta è bella ma ancora ci si sente estranei, invece la seconda volta scorre tutto liscio e ti gusti tutto.
In verità sono arrivato che era già cominciato, e c'era anche una bella folla.
I Sotterranei a Copertino sono letteralmente sotterranei, e sono anche uno di quei "locali intimi". Ma alla fine arrivare sotto al palco, dieci cm di palco, è comunque compito facile. La folla è eterogenea e soprattutto è estasiata.
Il gruppo ha presentato molti nuovi brani. Purtroppo me ne sono persi tre. Ma i restanti sono stati uno più bello dell'altro. Giocando sulla rarefazione e sulla contrazione del muscolare noiserock iper-contaminato che tanto amiamo sentire dai L'Enfance Rouge, la band ha espanso ancora di più la sua espressività.
In visibilio.
Non si riesce neanche a staccarsi un attimo per prendersi una birra.
A metà concerto loro si fermano e noi si urla, se ne vuole ancora.
E giù con i pezzi che già si conoscono ma è sempre come la prima volta, a risentirli. François rompe una corda dietro l'altra, la folla si mantiene sempre su alti livelli di estasi, si avvicina al palco (non che ci volesse molto in realtà), c'è un'empatia tra gruppo e pubblico che fa tremare. E non è una cosa che tutti sanno fare.
Bis dietro bis. Sembrerebbe non finire mai.
Ma alla fine, in un modo o nell'altro, finisce, la gente esce, si riesce a prendere una birra, una chiacchiera, una maglietta eccetera eccetera. Sembra la solita storia, ma dopo un loro concerto è sembrato tutto un po' diverso. Un po' più bello, magari.
Insomma è stato un bel concerto.